Nicola Argenziano, HR Director di Berner e Luca Solari, Founder di OrgTech e Professore Ordinario di
Organizzazione Aziendale, Risorse Umane e Innovazione presso la Statale di Milano, si conoscono da
tempo e sono profondi conoscitori degli eco-sistemi aziendali. Nel corso della loro esperienza hanno
maturato un comune sentire verso il ruolo fondamentale che l’organizzazione deve avere verso gli
individui che partecipano alle attività e verso la comunità in cui opera: perché non permettere
all’organizzazione di essere generatrice di benessere, non tanto con azioni specifiche alla causa ma
grazie alle sue attività caratteristiche, di business?

La trasformazione profonda nella società che sta avvenendo in questi ultimi anni sta permettendo uno
sviluppo di consapevolezza di un nuovo umanesimo. Nelle organizzazioni, il nuovo umanesimo è
rappresentato dalla positive psychology e dalla positive organization scholarship che assegnano
all’organizzazione il ruolo non solo di valorizzare le persone (in quanto capitale umano) ma di
riconoscerne il valore assoluto definendo pratiche e approcci che contribuiscano alla loro salute fisica
mentale e relazionale, non tanto nell’accezione sanitaria di salute bensì inteso come rimozione delle
condizioni di peggioramento dello stato individuale e come promozione di procedure e policy che
abbiano ricadute positive sia sulle persone sia sulla comunità di riferimento.

Negli ultimi anni il panorama di ricerca scientifica si è focalizzato sulle organizzazioni tossiche,
evidenziandone i limiti (intrinseci ed estrinseci). Nicola e Luca, in coerenza con approccio positivo,
vedono la necessità di modelli positivi a cui tendere che aiutino a ripristinare una qualità di relazione
tra le persone e la creazione di senso nelle azioni messe in atto. Pertanto, risulta ora importante
definire un modello di Healthy Organization che, come tutti i modelli, ha elementi aspirazionali e
quindi è più rappresentato da un processo continuo di trasformazione che alla definizione di un tipo
ideale.

Perché adottare il modello di Healthy Organization nella propria realtà? L’organizzazione ha sia un ruolo verso la comunità dove opera, dalla quale prende risorse e bisogna ristabilire un equilibrio nel rapporto nella ridistribuzione del valore sul territorio rispetto alle risorse utilizzate, e un ruolo verso gli individui che lavorano all’interno della stessa. Ci sono diverse ragioni più evidenti di natura etica e sostenibile per l’adozione di un modello che promuove un benessere organizzativo a 360°, oltre a motivazioni più economicamente rilevanti come una diminuzione dei costi legati all’assenteismo e alla malattia mentale (ancora poco indagata nelle realtà aziendali ma di forte impatto sulle attività lavorative), una diminuzione dell’arrendevolezza di fronte alle situazioni critiche e un aumento dell’efficienza lavorativa.

Pertanto, il manifesto della Healthy Organization si indirizza a tutti coloro che sono disposti a creare
organizzazioni che:

  • BE ACCOUNTABLE
  • BE PURPOSEFUL
  • BE BALANCED
  • BE IMPACTFUL
  • BE SAFE

BE ACCOUNTABLE
Essere accountable è una scelta della persona presa in piena libertà e messa al servizio di una
dimensione comunitaria. Viene favorita dall’organizzazione in diversi modi:

  • Garantendo le competenze che permettono alle persone di prendere le decisioni mettendo al centro gli obiettivi della comunità anche in situazioni di incertezza
  • Garantendo la libertà necessaria ad ogni persona, relativamente al proprio ruolo, di riconoscere e percepire la propria responsabilità rispetto agli altri interlocutori e di agire, decidere, fornire informazioni e/o feedback di conseguenza. Per esempio:
    • Per chi ha un team, vuol dire spiegare le aspettative rispetto al ruolo, essere un punto di riferimento per la crescita professionale etc
    • Capacità di ascoltare in molteplici forme, rispettando i bisogni di privacy e di considerazione individuali, e fornire risposte adeguate alle domande, richieste o espressioni di dissenso secondo orizzonti temporali definiti
  • Permettendo alle persone di prendere decisioni associate al ruolo e riconoscendo la complessità del compito per i ruoli che hanno degli impatti o dai quali dipendono altre persone. Per esempio:
    • Ogni persona ha una figura di riferimento in grado di dare risposte alle domande fondamentali (Qual è il mio ruolo? Sto lavorando bene? Come posso migliorare? Come stiamo andando? Che piani abbiamo?)
    • Saper prendere decisioni orientate al raggiungimento degli obiettivi, alla focalizzazione, semplificazione delle attività e alla gestione dei conflitti
  • Creando un contesto nel quale l’accountability e il rispetto degli altri consentano di fiorire: essere ricompensati, riconosciuti ed essere considerati affidabili permette di ricevere un reward come affidamento di nuovi ruoli e incarichi

BE PURPOSEFUL
Essere purposeful è l’agire nella realtà quotidiana con modalità congruente ai propri valori aziendali. Viene facilitato dall’organizzazione grazie a diverse modalità:

  • Aprendo un dialogo sulla definizione del purpose, ma è pronta ad intervenire in maniera radicale qualora i comportamenti delle persone non siano coerenti con quanto definito, prendendo posizione nei confronti delle persone che non contribuiscono agli obiettivi e di coloro che non rispettano le regole
  • Condividendo il senso e il valore delle scelte fornendo mappe del valore che connettono i ruoli e i processi agli obiettivi e chiarendo il ‘perché’ delle scelte e azioni rilevanti
  • Valorizzando l’etica a 360°

BE BALANCED

Essere balanced si riferisce al rispetto della totalità della persona e delle sue esigenze. Viene garantito dall’organizzazione grazie a diverse modalità:

  • Promuovendo la consapevolezza delle persone rispetto a un adeguato equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, garantendo le tempistiche necessarie per il recupero psicofisico delle persone
  • Alimentando la motivazione grazie all’utilizzo della performance come unità di misura della qualità del lavoro, e non il tempo
  • Promuovendo l’eterogeneità generazionale, di genere e culturale attraverso scelte quotidiane e anteponendo (se necessario) le esigenze di business
  • Includendo le diversità come motore di crescita aziendale
  • Favorendo la consapevolezza e fornendo strumenti atti a garantire la salute psico-fisica e mentale (es. scelte di welfare)

BE IMPACTFUL

Essere impattante è la consapevolezza di essere parte fondamentale di un ecosistema delicato che deve essere rispettato e tutelato. Viene evidenziato dall’organizzazione con diverse azioni:

  • Riducendo e compensando il proprio impatto ambientale
  • Offrendo delle opportunità di cui dispone alla comunità di riferimento
  • Facilitando la possibilità di valorizzare la propria esperienza lavorativa nel proprio contesto sociale
  • Agendo come buon cittadino della propria comunità

BE SAFE

Essere sana è l’impegno nella creazione di un ambiente sicuro per le persone che interagiscono con esso. Viene evidenziato dall’organizzazione con diverse azioni:

  • Comprendendo le ricadute psicofisiche dell’attività lavorativa
  • Attuando le pratiche più avanzate di sicurezza e salute sul lavoro
  • Monitorando attivamente salute e benessere
  • Garantendo strumentazione e sistemi che rispondono alle logiche più avanzate di protezione dal rischio